Vincitore del Golden Globe 2017 come miglior film e candidato a ben 8 premi Oscar, soprattutto nelle categorie più importanti, la pellicola è la seconda regia del cineasta americano che mostra di avere una maturità e un tocco stilistico di gran personalità, a dispetto della giovane età. Moonlight è la storia della vita di Chiron, nato nei bassifondi di Miami, alla ricerca di una propria identità e ruolo nel mondo che lo circonda. Diviso equamente in tre capitoli che raffigurano la sua infanzia, adolescenza e età adulta, la pellicola sviluppa in ogni mini film tematiche importante, ciclicamente riprese nelle tre parti: bambino di colore, circondato da spacciatori e truffatori, dovrà ben presto imparare a stare al mondo e conviverci, anche se il suo carattere timido e riservato non lo aiuta. Ad aggiungere peso poetico e raffinatezza è come il regista racconta, non solo la vita esterna del protagonista, ma anche quello che sente dentro, i primi istinti sessuali e la capacità di convivere con la sua omosessualità in un quartiere malfamato interamente abitato da spacciatori neri, la cui mascolinità e eterosessualità brutale erano caratteristiche fondamentali per vivere in quella zona della città. E' proprio al chiaro di luna, da qui il titolo moonlight, che il protagonista scopre l'affinità con il proprio sesso, in un bacio dato sulla spiaggia al suo amico d'infanzia. La terza parte è, invece, concentrata su Chiron adulto, spacciatore affermato e ricco che mette in pratica tutto quello che ha imparato nella vita e nel quartiere di Miami. Dopo essere stato in carcere per diversi anni, il ragazzino diventato uomo torna nel mondo è vuole essere una persona rispettata come gli hanno insegnato da piccolo, ma il suo pensiero è sempre rivolto all'amico d'infanzia e a quel bacio dato sulla spiaggia.
Moonlight è un film asciutto e molto pratico nei modi, tutto è ordinato e pulito nell'inquadratura, scelta stilistica che serve a non distrarre lo spettatore dalla toccante storia raccontata che si basa sul dramma di Tarell Alvin McCraney, In Moonlight Black Boys Look Blue, non a caso candidato per l'Oscar come miglior sceneggiatura non originale. Una pellicola decisamente fuori dal comune che evita ogni clicchè del filone, attualmente molto di moda, in grado di mostrare con eleganza uno spaccato sociale e le difficoltà di un adolescente di districarsi nella giungla della vita tra spacciatori, fenomeni di bullismo e la ricerca di una propria identità, e il risultato finale è uno di quelli che si ricorderà volentieri.