Non è una famiglia semplice quella di Samuel, ma d’altra parte chi può ammettere di averne una? Samuel è rimasto paraplegico da piccolo in seguito a un misterioso incidente automobilistico in cui è rimasto ucciso il padre. Ora vive con sua madre Elena a “Villa dei Laghi”, una residenza isolata circondata da boschi.
Le regole della famiglia sono rigide, ma quella più grave è che non possa mai - assolutamente mai - allontanarsi dalla dimora. In questo clima claustrofobico e ossessivo, Samuel cresce apparentemente sereno ma solo L’arrivo dell’adolescente Denise scardinerà gli equilibri della famiglia, dando finalmente al ragazzo la forza di ribellarsi e uscire alla scoperta del mondo esterno. Ma sarà una scelta giusta?
È giustamente un film ambizioso l’esordio di Roberto De Feo nel lungometraggio: ambizione ripagata da un risultato finale decisamente buono e che apre - speriamo - un nuovo fronte al cinema italiano. Il genere thriller-horror al quale si ascrive The Nest- Il Nido non appartiene alla nostra tradizione e spesso ogni tentativo è apparso velleitario. Ma il film di De Feo, girato nel tempo record di quattro settimane, scardina questi pregiudizi e riesce a ritagliarsi una sua dignità artistica grazie a una trama forte, un cast di interessantissimi volti internazionali e una regia che non si vergogna di prendere ad esempio classici del genere (The Village o The Others), rileggendoli in chiave assolutamente personale.