Non solo gli anime hanno reso famoso e fonte d'interesse il Sol Levante, ma un posto di assoluto rilievo se lo ricalca nella storia, e nel legno vien da dire, il geniale pittore Katsushika Hokusai al quale proprio di recente hanno dedicato un'esposizione al museo di Londra. Il film, derivato proprio dall'esposizione, è un tour completo e molto affascinante della carriera dell'artista vissuto per quasi cento anni a metà tra '700 e '800. Come comprensibile che sia il film parte dalla sua opera più celebre, La grande onda per poi sviluppare un discorso critico, conoscitivo e amplificare la capacità di Hokusai di rendere le sue opere dei veri pezzi d'arte d'assoluto valore, realizzati sia in età giovane che in età senile. Hokusai dal British Museum è un film completo ed interessante per avvicinare uno spettatore all'arte del maestro nipponico e, per chi già lo conosce, per approfondire con minuzia di particolari la tecnica usata per realizzare i propri capolavori e saperne di più in merito al significato intrinseco.
La prima parte del documentario è dedicata alla vita del pittore, la seconda è una visita alla mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave, presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon che si avvale della collaborazioni di altri critici d'arte esperti in materia. Un montaggio perfetto, insieme a inquadrature dense di particolari e visivamente magnifiche, danno una forma esauriente e completa al film, a cui si aggiunge la voce fuori campo e in camera che integra quello che si vede permettendo allo spettatore, in modo confidenziale e non accademico, di conoscere meglio il mondo e l'arte di Holkusai. Le xilografie e i dipinti su seta del pittore nipponico quasi escono fuori dallo schermo, come se fosse un 3D, e colpiscono lo spettatore che da vicino ne vede tutta la maestria tecnica.
La bellezza del documentario, consigliato a chi ama l'arte con la "A" maiuscola, sta anche nell'approccio leggero e "amichevole" che ha la sua manifestazione più chiara in Tim Clark, curatore della mostra, e Roger Keyes, studioso della materia, mentre parlano di Hokusai con un entusiasmo alquanto straripante e felice e il film ne guadagna in interesse, appeal ed empatia con chi guarda. Uno dei migliori documentari del ciclo l'arte al cinema.