Recensioni

Sunday, 17 October 2021 17:29

Ariaferma, recensione del nuovo film di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo e Silvio Orlando Featured

Written by 
Rate this item
(0 votes)

E' appena uscito al cinema Ariaferma, nuovo film di Leonardo Di Costanzo con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano: Cinetvlandia l'ha visto e vi propone qui di seguito la recensione.

Ci sono luoghi in cui il tempo rimane sospeso e le persone che lo abitano finiscono per perdere ogni contatto con la realtà. O, meglio, la realtà finisce per perdere di consistenza e rimodellarsi secondo schemi imprevedibili. Gli schemi sociali saltano e i rapporti tra gli uomini si ridisegnano in un nuovo quadro sociale.

Il luogo di cui parliamo è il carcere di Mortana, un vecchio carcere fatiscente, situato in una zona imprecisata del territorio italiano. Il carcere è in dismissione, ma per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti rimane, con pochi agenti, in attesa di nuove destinazioni. E il carcere di Mortana diviene così il nostro spazio nuovo e sospeso, in cui il confine tra detenuto e guardia si cancella e una nuova relazione potrebbe essere possibile.

“Il carcere di Mortana nella realtà non esiste - racconta il regista Leonardo di Costanzo, un passato da documentarista e un presente da cineasta classico con almeno due titoli interranti nel suo curriculum: L’intervallo e L’intrusa - è un luogo immaginario, costruito dopo aver visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Allora era facile che si creasse uno strano clima di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non racconta le condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere”.

Ariaferma è di certo un film sull’assurdità delle carceri, ma è prima di tutto un film sulle relazioni umane. Pensato da Di Costanzo come una piece teatrale (per unità di tempo e di luogo), il film si sofferma principalmente sulla relazione tra la guardia Gargiuolo (Toni Servillo), promosso per l’occasione eccezionale a responsabile dei pochi detenuti rimasti, e Carmine Lagioia (Silvio Orlando), un carcerato con un passato da camorrista. I due sono le facce della stessa moneta - stesso il passato familiare e stesso il contesto in cui sono cresciuti, diverso il destino invece che li mette uno contro l’altro - che nell’aria sospesa e ferma di un carcere pronto per essere chiuso, trovano il modo di confrontarsi e forse comprendersi.

Leonardo Di Costanzo è bravissimo a costruire il clima di tensione crescente e a stemperarlo dentro dolcezza inattesa, che ci ricorda cosa significhi essere umani in qualsiasi circostanza ci si trovi.  

Read 751 times Last modified on Sunday, 17 October 2021 17:38

Leave a comment

Make sure you enter the (*) required information where indicated. HTML code is not allowed.

ISCRIVITI AL CANALE YOUTUBE DI CINETVLANDIA

I più letti di Recensioni