Addio all’attore di etnia Tswana che vinse l’Oscar come miglior film straniero

Morto l’attore Presley Chweneyagae, protagonista di Il suo nome è Tsotsi, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2006.

La cinematografia non solo sudafricana, ma di un intero continente, è in lutto per la scomparsa prematura di Presley Chweneyagae, attore tra i più amati e talentuosi del Paese e di tutta l’Africa, morto all’età di 40 anni. A darne notizia è stata l’agenzia artistica MLASA, che in un comunicato ha ricordato l’attore scomparso come “una voce potente e autentica del cinema africano”, senza però fornire dettagli su data o causa del decesso.

Presley Chweneyagae in una scena di Il suo nome è Tsotsi
Addio all’attore di etnia Tswana che vinse l’Oscar come miglior film straniero (Cinetvlandia.it)

L’attore sudafricano aveva conquistato la fama internazionale nel 2006, quando il film Il suo nome è Tsotsi, diretto da Gavin Hood e che lo vedeva come protagonista principale, vinse l’Oscar come miglior film straniero. Ambientato nella baraccopoli di Soweto, racconta la storia di David, un giovane delinquente conosciuto da tutti come Tsotsi, che dopo aver rubato un’auto e scoperto un neonato sul sedile posteriore, decide di prendersene cura.

Chi era Presley Chweneyagae

L’opera, tratta da un romanzo del drammaturgo Athol Fugard (peraltro venuto a mancare nel marzo 2025), venne applaudita dal pubblico di tutto il mondo e l’attore ne andava fiero, tanto da aver dichiarato all’epoca: “È una storia di speranza, di perdono, e affronta temi che ci toccano profondamente come sudafricani – AIDS, povertà, criminalità – ma potrebbe accadere ovunque nel mondo”.

Presley Chweneyagae in una scena di Il suo nome è Tsotsi
Chi era Presley Chweneyagae (Cinetvlandia.it)

Nato nel 1984 a Mafikeng, nella provincia del Nord-Ovest, l’attore scomparso prematuramente nelle scorse ore si era avvicinato alla recitazione a soli dieci anni. La sua carriera ha abbracciato cinema, teatro e televisione, regalandogli ruoli significativi anche dopo l’interpretazione della pellicola che gli aveva dato fama internazionale. In particolare, aveva lavorato in film come Mandela: Long Walk to Freedom, uscito nel 2013 e che racconta appunto del personaggio che fece la storia del Sudafrica, e nella popolare serie sudafricana The River (2018).

La sua morte ha colpito l’intera comunità artistica non solo in Sudafrica: con la sua scomparsa, il cinema africano perde innanzitutto un grande interprete, ma anche un simbolo della sua rinascita artistica e sociale, che ha appunto contribuito a sdoganare, grazie al film che vinse l’Oscar e di cui fu protagonista assoluto, il cinema di quel continente nel mondo intero.

L’attore era di etnia Tswana, cosa significa

Presley Chweneyagae era di etnia Tswana, ovvero apparteneva a un gruppo etnico dell’Africa meridionale che ha subito a lungo angherie ed è stato emarginato e vittima di apartheid. Si tratta di un popolo appartenente ai popoli bantu che parlano la lingua setswana. Questo gruppo etnico è presente soprattutto in Sudafrica e Botswana, con una popolazione complessiva di circa 4,5 milioni. Storicamente, il nome “Bechuana” ha dato origine al nome “Bechuanaland”, poi diventato Botswana.

Presley Chweneyagae in un film
L’attore era di etnia Tswana, cosa significa (Cinetvlandia.it)

In Sudafrica, gli Tswana parlano e rappresentano una delle undici lingue ufficiali, ma come già evidenziato durante l’apartheid, erano confinati nel bantustan di Bophuthatswana. In Botswana, al contrario, costituiscono la maggioranza della popolazione, e il termine “Batswana” è spesso usato per indicare tutti i cittadini del paese. Minoranze tswana vivono anche in Namibia e Zimbabwe. Un nuovo lutto dunque nel cinema internazionale: infatti, nelle scorse ore, è morto Choi Jung-woo, star del cinema sud coreano.

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