Il giovane regista spagnolo Juan Antonio Bayona, dopo aver esplorato il genere horror e il dramma nelle sue pellicole precedenti The Orphanage e The impossibile, nella sua terza opera cinematografica si dedica con grande entusiasmo e con un'inaspettata poetica al genere fantasy. Lo spunto è il romanzo omonimo di Patrick Ness che firma anche la sceneggiatura, libro uscito nel 2011 che ha riscosso grande successo in Europa e anche nel resto del mondo. Al centro della storia abbiamo, come ovvio che sia, un ragazzo dodicenne, Conor che sta affrontando un periodo veramente difficile: la madre è malata terminale a causa di un tumore, a scuola è vittima di episodi di bullismo e, come se non bastasse tutto ciò, ha un rapporto molto complicato con la nonna e il padre. Solo il suo amore per il disegno gli permette piccoli attimi di serenità. La notte un inquietante e misterioso albero, graficamente meraviglioso dall'aspetto simile ad un Ent (gli alberi di Tolkien visti ne Il signore degli anelli di Peter Jackson) e il personaggio dei fumetti Spawn, lo va a trovare perchè gli deve raccontare tre storie e in cambio ne vuole una quarta da Conor, quest'ultima incentrata sulla sua "verità" e su quello che pensa il giovane ragazzo. I tre racconti fiabeschi del mostro, realizzati tutti con una particolare animazione molto personale e da favola, sono incentrati su temi come il senso del male, il rispetto per il prossimo e l'essere "invisibili", che avranno molto a che fare con la storia che vediamo e servono a capire meglio il significato che il regista, e quindi il romanzo, vuole sviluppare.
7 minuti dopo la mezzanotte è un film semplicemente strepitoso ed emozionante che si inserisce con grande merito e classe nel filone fantasy: il tono e soprattutto il messaggio che porta avanti il film è di quelli che stupisce e sorprendono, per giungere ad un finale poetico e triste per niente scontato che commuove. Oltre allo sviluppo drammatico della pellicola che si apprezza per omogeneità dall'inizio alla fine, anche l'aspetto visivo da fantasy è da elogiare, Bayona ci porta dentro a racconti magici di grande impatto e soprattutto gestisce con eleganza e con un ottima regia la relazione tra Conor, interpretazione esemplare del giovane Lewis MacDougall, e l'albero: il film ne guadagna assolutamente in poetica e fascino. A contorno c'è un cast composto da nomi di primo ordine come Felicity Jones nel ruolo della madre malata e Sigourney Weaver in quello della nonna, entrambe sfruttate non in maniera preponderante ma come comprimari, ed è giusto così perchè il cuore del film è altro.
7 minuti dopo la mezzanotte è un film che spiazza, emoziona e aggiunge un altro tassello al filone fantasy, spesso usato per evadere e divertire, qui per affrontare la vita difficile di tutti i giorni del giovane Conor e imparare a "curarsi" dai propri mali e poter così andare avanti. Poesia cinematografica da non perdere, un film adulto adatto per tutta la famiglia.